Anagramma di Mariastella Gelmini: la galleria mi smentì.
L'anagramma è di Stefano Bartezzaghi. Avete altri suggerimenti?
Rafalabras
Sacarle jugo al juego con las palabras
Sugerencias sugestivas con las palabras
mercoledì 28 settembre 2011
lunedì 26 settembre 2011
Pirani e le assonanze
Nella sua Linea di confine settimanale su Repubblica, Mario Pirani parla oggi (26.IX.2011) dei mali della scuola italiana (ma non solo) ed in relazione alla difficoltà di ricostruire il significato delle parole e sugli "effetti stranianti" provocati dalle assonanze: il 'virtuale' ha molte virtù, i gesuiti sono quelli che amano Gesù, Mao è diminutivo di Maometto, lottizzare equivale a 'fare le lotte'.
Avete altri esempi del genere?
Avete altri esempi del genere?
domenica 25 settembre 2011
Napolitano y español
Sempre De Luca:
"Mi piace il napoletano che dice, alla spagnola, viento e tiempo. Infila il guizzo di una "i" che li fa svelti, insolenti e senza presa."
"Mi piace il napoletano che dice, alla spagnola, viento e tiempo. Infila il guizzo di una "i" che li fa svelti, insolenti e senza presa."
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Enigmística y escritura
Transcribo un fragmento del escritor Erri De Luca, entresacado de "I pesci non chiudono gli occhi":
"Sulla spiaggia quell'estate mi accanivo sugli schemi dei cruciverba, dei rebus, di anagrammi e di crittografie. Se non li risolvevo non guardavo la soluzione pubblicata nel numero seguente. Lasciavo i vuoti alle spalle e proseguivo. Oggi credo che l'enigmistica sia una buona scuola di scrittura, addestra all'esattezza del vocabolo che deve corrispondere alla definizione richiesta. Esclude quelle affini e l'esclusione è gran parte del vocabolario di chi scrive storie. L'enigmistica mi ha fornito la dote giocoliera necessaria alle parole. Quello che credevo un vizio solitario è stato invece l'officina meccanica della lingua."
"Sulla spiaggia quell'estate mi accanivo sugli schemi dei cruciverba, dei rebus, di anagrammi e di crittografie. Se non li risolvevo non guardavo la soluzione pubblicata nel numero seguente. Lasciavo i vuoti alle spalle e proseguivo. Oggi credo che l'enigmistica sia una buona scuola di scrittura, addestra all'esattezza del vocabolo che deve corrispondere alla definizione richiesta. Esclude quelle affini e l'esclusione è gran parte del vocabolario di chi scrive storie. L'enigmistica mi ha fornito la dote giocoliera necessaria alle parole. Quello che credevo un vizio solitario è stato invece l'officina meccanica della lingua."
giovedì 15 settembre 2011
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